Concorso Museo del Motore a Pomigliano: ecco i vincitori premiati in Avio Aero

Concorso Museo del Motore a Pomigliano: ecco i vincitori premiati in Avio Aero

Concorso Museo del Motore a Pomigliano: ecco i vincitori premiati in Avio Aero

Author: Pino Neri
Data : 2022-12-17 09:26:46
Dominio: www.ilmediano.com
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da sinistra Giuseppe Parisi, Giuseppe Chiariello, Gianluca Del Mastro, Valeria Ciarambino e Sossio De Vita

Alla cerimonia, presieduta dal sindaco Gianluca Del Mastro, c’erano l’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive, Antonio Marchiello, la vice presidente del consiglio campano, Valeria Ciarambino, e il professore Aniello Cimitile 

 

Sossio De Vita, 37 anni, di Napoli, Giuseppe Parisi, 33 anni, di Giugliano, e Giuseppe Chiariello, 28 anni, di Afragola: è il gruppo di architetti che hanno vinto il primo premio del bando di concorso indetto dal Comune di Pomigliano per la migliore idea di progetto del futuro Museo dell’Industria e del Motore. Il trio di giovani professionisti si dividerà la somma di 19mila euro messa in palio grazie al finanziamento della Regione Campania. Ieri mattina nel salone dell’Avio Aero, grande fabbrica di componenti aeronautici, le targhe e i premi in danaro sono stati conferiti dai consiglieri comunali Raffaele Sibilio e Antonio Toscano, dall’assessore alle Attività Produttive, Mimmo La Gatta, e dal vicesindaco, Eduardo Riccio, anche ai gruppi di giovani professionisti che nel concorso si sono piazzati dal secondo al quinto posto.  Gli architetti risultati vincitori sono stati premiati dalla vicepresidente del consiglio regionale, Valeria Ciarambino, e dal sindaco di Pomigliano, Gianluca Del Mastro.

 

E’ stata una giornata che ha sancito il filo diretto appena riallacciato dal Comune con le grandi aziende del territorio. Proprio ieri infatti l’Avio Aero, di proprietà del colosso americano General Electric, attraverso il suo responsabile per il Sud Italia, Gioacchino Ficano, che è peraltro componente del comitato scientifico Museo dell’Industria e del Motore a Pomigliano, ha dichiarato, in collegamento streaming da un’altra località, “il pieno appoggio della società al progetto avviato dal Comune”. Sostegni di alto profilo dunque.  Poco prima della premiazione aveva fatto il suo ingresso nello stabilimento l’assessore al Lavoro e alle Attività Produttive, Antonio Marchiello. E a margine del suo intervento pubblico, Marchiello, intervistato sull’argomento, ha preannunciato un ulteriore impegno economico della Regione finalizzato alla buona riuscita del progetto per la creazione del primo museo del polo delle fabbriche del Sud. “Come Regione sicuramente daremo il nostro contributo – la rassicurazione dell’assessore campano – mi auguro che facciano dei lotti in modo da poter finanziare in tempi diversi e da lavorare senza perdere altro tempo. La fabbrica di Napoli vuol dire Pomigliano, che è il nostro riferimento industriale mondiale”.

 

L’esponente della giunta De Luca ha aggiunto che “fare un museo significa ricchezza di cultura, ricchezza di idee e anche patrimonio per il territorio. Noi siamo qui, come Regione  – ha ribadito  Marchiello – per dare il nostro apporto perché questa del museo è un’idea che parte da lontano, dall’architetto Alessandro Cairoli, nel 1938. Ora siamo ormai nel 2023: è il momento di dare una spinta a un progetto che significa emozione per i nostri figli. Chi visiterà il museo comprenderà che questa zona ha una sua specialità, una sua peculiarità in materia. Qui sono stati costruiti motori di tutti i tipi, forse con la sola eccezione di quelli navali: è un esempio di qualità per tutto il resto d’Italia”. Nel frattempo lo sforzo è di spingere i giovani talenti a dare un aiuto determinante. “In Regione – ha preannunciato Valeria Ciarambino – stiamo predisponendo un secondo emendamento al bilancio allo scopo avviare la seconda parte del percorso, quella che dovrà portare all’apertura del cantiere”. La vicepresidente aveva firmato nei mesi scorsi un primo emendamento per il museo, un atto che ha permesso l’arrivo a Pomigliano di 300mila euro che stanno servendo all’avvio delle attività propedeutiche alla concretizzazione del piano. L’edificio che ospiterà il primo museo del polo industriale del Mezzogiorno è quel che resta della ex Arveco, una fabbrica dismessa le cui parti residuali si trovano di fronte all’Avio Areo, lungo il viale Impero, la strada degli stabilimenti.

 

Dell’Arveco sa tutto un politico e accademico di Pomigliano, grande appassionato di questa e di tante altre cose, il professor Aniello Cimitile, che sta collaborando con il sindaco Del Mastro all’operazione di rilancio culturale del territorio. “L’ Alfa Romeo veicoli Commerciali – il racconto dell’accademico e politico locale – nasce negli anni Settanta per produrre i furgoni Alfa Romeo. Quello che rimane dell’Alfa Sud negli anni settanta diventa infatti Arveco e Aravio. Poi, alla fine degli anni Ottanta, viene tutto rilevato dalla Fiat. A quel punto l’Arveco diventa uno stabilimento ausiliario mentre l’Aravio diventa Fiat Avio, l’attuale Avio Aero. Il progetto del museo è concentrato dove un tempo c’era la vecchia scuola aziendale, che passò all’Arveco”. Per realizzare il museo dell’industria e del motore saranno necessari, in base a un primo calcolo, oltre dieci milioni di euro. Per ora c’è l’idea dei tre giovani architetti premiati. Hanno disegnato una struttura dalle forme futuristiche e ardite. Nel rendering che porta la firma di De Vita, Parisi e Chiariello emerge un incredibile ingresso dal design quasi improbabile. “Sarà una pensilina-manifesto – la descrizione di Sossio De Vita – realizzata con una struttura reticolare che avrà la capacità non solo di accogliere le persone ma anche di anticipare ai visitatori le attività che si svolgeranno nel nuovo centro civico e museo. L’entrata avrà una forma che rilegge i piloni e il viadotto della vesuviana che la sovrastano”.

 

Non c’è che dire: c’è tanto entusiasmo, ci sono un po’ di soldi e c’è già un progetto. L’intenzione è quindi di quelle più che serie. Ma bisogna registrare anche un risultato politico di non poco conto ormai conseguito appieno, un risultato che è uno dei primi grandi obiettivi centrati dall’amministrazione municipale. Lo ha spiegato il sindaco Del Mastro al termine della due giorni dedicata al museo: “Con il pieno coinvolgimento in questo progetto di Avio Aero e di Leonardo abbiamo messo la parola fine a dieci anni di totale incomunicabilità tra le grandi aziende e il Comune di Pomigliano. Questo fondamentale rapporto, indispensabile allo sviluppo reale del territorio, è stato finalmente ripristinato”.

 

     



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